In una lunga intervista ai microfoni di Dazn, Alberto Paleari ha parlato del momento magico che sta vivendo al Torino
Intervistato ai microfoni di Dazn, Alberto Paleari ha parlato del magico momento che sta vivendo al Torino con addosso la maglia granata. Tra spirito di appartenenza e resilienza, alla domanda: “Stiamo vedendo il miglior Paleari di sempre?”, l’estremo difensore risponde: “Sì, sono più sereno, in questi anni ho lavorato tanto e ora riesco a gestire meglio le emozioni. Il pubblico mi spinge tanto, è bello entrare in campo e sentirsi acclamare, ti da quella carica in più.
Divenuto ormai il punto di riferimento dei tifosi, Paleari incarna appieno i valori del Toro. L’ex Cittadella ha quindi spiegato cosa rappresenta per lui la maglia granata: “La maglia del Toro è una maglia pesante, ma che ti trasmette un grande senso di appartenenza“.
“I tifosi del Toro sono contenti se vedono un calciatore che non molla mai, e in questo io mi sono immedesimato molto sin dal primo giorno. Dare tutto dal primo all’ultimo è quello che mi ha sempre contraddistinto per tutta la mai carriera, sin da quando giocavo nelle categorie inferiori, è sempre stato il mio stile di gioco. Se i tifosi lo apprezzano è una grande cosa per me.“
Divenuto titolare in seguito all’infortunio di Israel, Paleari ha anche parlato delle difficoltà dei secondi portieri: “Non è facile essere leader di una squadra anche quando non si gioca. Quando il tuo nome non compare sulla lavagna non è mai facile, ma cerchi di dare sempre il tuo contributo a chi gioca, non sono mai stato uno che ha messo l’ego davanti. In quei momenti mi sono sempre detto “Oggi non è il tuo turno, ma devi dare il tuo contributo a chi gioca, a chi porta in alto il nome del Toro.“
Paleari: “I miei difensori nel derby mi hanno fatto godere”
Il portiere ha decisamente apprezzato la compattezza difensiva esibita nel derby contro la Juve, “È una cosa che mi fa godere, vedere che dopo una scivolata il mio difensore che si rialza e mi guarda sorridente mi riempie di orgoglio e mi fa dare ancora di più. Abbiamo cercato di tenere il derby aperto fino alla fine per poi cercare di vincerlo, come reparto sicuramente ci siamo riusciti, abbiamo fatto una prestazione corale.”
Interrogato sui cinque gol subiti dall’Inter ad inizio stagione, Paleari ha parlato della costruzione di una buona fase difensiva, e quanto dipenda dalla conoscenza: “La fase difensiva è anche tanto conoscersi meglio, all’inizio è normale – passatemi il termine – qualche scricchiolio. A furia di allenarsi poi si capiscono meglio le caratteristiche dei compagni, e questo aiuta sempre di più. Speriamo di aver trovato la quadra giusta e di continuare così.
Quello con l’Inter è stato un risultato che ha fatto tanto rumore, ma ti posso dire che per quanto riguarda lo spogliatoio quella sconfitta ci ha unito, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti “da domani dobbiamo spingere molto di più”. Abbiamo capito quali sono stati gli errori e stiamo cercando di non commetterli più.”
A Paleari viene anche domandato del suo rapporto con Baroni, e se c’è un aspetto che ruberebbe al suo allenatore: “Il mister riesce a mantenere tutti sul pezzo. Anche nelle partite più difficili è riuscito a mantenere la calma e responsabilizzarci. Si è messo in primo piano per cercare subito di trovare la soluzione. Da lui posso imparare tanto: la capacità di gestione dei momenti, e dei giocatori che giocano meno. Lui dice sempre che non vuole creare delle gerarchie, ma mantenere tutti allo stesso livello.”
“Torino è una città fantastica, Simeone? Un esempio”
Il portiere ha anche parlato del nuovo arrivato Simeone, trascinatore granata in queste prime uscite: “Simeone essendo un giocatore di altissimo livello ha portato fame e voglia di essere precisi sia in campo che in allenamento. È uno di quelli che arriva per primi al campo, per i giovani seguire degli esempi positivi, dei leader così, fa solo bene.”
Sul Como, prossima avversaria del Toro: “Il Como è una squadra con grandissima qualità, cerca di dare ritmo ed indirizzare la partita a suo favore. Dovremo riuscire a sfruttare le loro criticità, e cercare di far esultare questo bellissimo pubblico.
Paleari spende anche delle parole al miele per la città di Torino ed i suoi abitanti: “Torino è bellissima, soprattutto per me che ho due bimbe, è fantastica. Elegante, ma non snob. Il pubblico di Torino non è invadente, ti accoglie, ti fa sentire la presenza ma in modo sano. Per ragazzi come noi che la viviamo quotidianamente è una città molto piacevole“.
Un consiglio che darebbe al giovane Paleari: “Se avessi davanti l’Alberto che si allenava nelle giovanili del Milan gli direi di non mollare mai, di seguire il percorso, anche se ci possono essere momenti difficili. Le carriere possono essere un’altalena ma non mollare perché il finale sarà bellissimo.”
Sulla sua parata preferita in stagione: “La mia parata preferita è quella su Conceicao, su cui non è stato dato il calcio d’angolo. Siamo stati tutta la settimana a studiarlo nei dettagli con i preparatori per capire quando sarebbe rientrato sul mancino, quando avrebbe crossato o calciato. Dopo esserci esercitati tanto, il fatto che sia poi successo in partita è un qualcosa che ti rimane dentro.”

Paleari è già stato beatificato, adesso si aspetta il terzo miracolo per poterlo fare Santo.
Adesso che è diventato il nuovo idolo di scimmio soni caz.zi amari… pellegri, seck, pedersen, ora paleari…
Paleari Presidente del Torino, per favore.